Vorrei iniziare con l’augurio di un fantastico Nuovo Anno Sportivo come mi era solito fare ma purtroppo la pandemia non da tregua e anche quest’anno inizia pieno di limitazioni e preoccupazioni.

E, ai problemi comuni che condividiamo nella vita di tutti i giorni, devo aggiungere quelli della Nostra/Vostra società sportiva.

Abbiamo fatto di tutto per tenere i ragazzi in piscina, presidi sanitari, sanificazioni, interventi strutturali e severi protocolli, siamo felicissimi di averlo fatto. Sapete noi siamo un’associazione sportiva con i vecchi valori di sport per tutti, socialità e passione che ci hanno spinto con orgoglio a tenere, tra pochi, la Nostra piscina aperta per i Nostri ragazzi e siamo convinti di essere stati per loro un’opportunità positiva non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto psichico. Senza la scuola e la socialità siamo stati l’unico momento di relazione, di condivisione, di convivenza e anche di rispetto delle regole ed educazione alla prevenzione e tutela della salute.

Faccio davvero fatica a dirvi che purtroppo non possiamo più reggere economicamente il costo dell’impianto aperto solo per gli agonisti. Abbiamo dato fondo alle Nostre ultime risorse nella speranza di una riapertura per febbraio, ma purtroppo sembra che ci vorrà ancora tempo e a questo punto l’anno sportivo non credo possa ripartire.

Una piscina aperta costa molto, qualcuno forse non ne ha consapevolezza, ed è per questo che vi allego le spese del mese di novembre per darvi un’idea di massima, tenendo conto che le utenze che stanno arrivando di dicembre sono già più alte.

A queste cifre non ho aggiunto il mutuo di ristrutturazione di €1.OOO,OO/mese perché a piscina aperta o chiusa è comunque da pagare perché non ci sono per Noi norme che possano prevederne la sospensione.

Alla Nostra società non sono arrivati “Ristori” perché non abbiamo i requisiti previsti nei decreti.

Abbiamo partecipato ad un Bando Regionale “tè di nuovo sport” che prevede un sostegno economico dei costi straordinari legati agli adempimenti necessari per la ripartenza, come le spese sostenute per i dispositivi di protezione e i presidi necessari per tenere aperti gli impianti, ma ovviamente le cifre sono, per quanto utili, non sufficienti.

Sono chiuse tutte le attività della Nostra società, solo il pattinaggio riesce ad allenarsi in strada o in pista quando non fa troppo freddo, quindi non abbiamo entrate da nessuna attività.

I Vostri allenatori si sono dimezzati il compenso e, pur di farvi allenare, hanno dato la disponibilità a lavorare gratis, segno di grande passione e amore per il loro lavoro che apprezzo tantissimo, ma che ritengo ingiusto perché comunque sono presenti tutti i giorni arrivando anche da fuori Cinisello.

Non abbiamo sostegno da nessuno, né dallo Stato, né dall’Ente Locale che in 10 mesi non ha neanche fatto una telefonata per sapere come stiamo e se sopravviviamo.

Solo la Cooperativa Uniabita, proprietaria della sede ASA, a fronte delle Nostre difficoltà che ci avevano già fatto predisporre la disdetta della locazione, ha sospeso il pagamento dell’affitto fino alla riapertura delle attività della società.

Per sintetizzare tutto e, come potete vedere dal rendiconto allegato del mese di novembre, che non si discosterà molto da quello dei mesi di dicembre e gennaio ’21 che dobbiamo ancora contabilizzare, a fronte di 3350 € di entrate quote (la quota annuale diviso 11 mesi per 60 atleti) a cui vanno sommati 1.000 euro di quote Master, abbiamo 8.840 euro di spese mensili.

Quindi circa 4.500 /mese a carico della società che non possiamo più sostenere.

Il gruppo Dirigente della Società, che va amministrata a tutela dei soci che sono i veri proprietari dell’associazione, si vede con rammarico e grande sofferenza costretto a predisporre la chiusura della piscina Paganelli a partire dal 10 febbraio per mancanza di risorse economiche necessarie a pagare utenze e fornitori.

Certi che abbiate apprezzato tutta la Nostra disponibilità e i Nostri sforzi, aspettiamo con ansia di riavervi presto con Noi.

La Presidente

Natalia Strani